Fico degli Ottentotti
Ghillani
Nome comune |
Fico degli Ottentotti |
Nome latino |
Carpobrotus sp.pl. |
Famiglia |
Aizoaceae |
Specie target interventi di eradicazione |
Gruppo di specie originario del sud Africa (regione del Capo). Originariamente nel bacino del Mediterraneao sono state introdotte a scopo ornamentale almeno due specie molto simili tra loro: Carpobrotus edulis e Carpobrotus acinaciformis. Data la capacità di ibridazione di queste entità si preferisce trattarle come un gruppo unico, sia per quanto riguarda l'identificazione sia per il monitoraggio e la gestione. La presenza di questa pianta risulta una grave minaccia per la biodiversità, soprattutto sulle coste rocciose e sui litorali sabbiosi. Diffusa in tutte le regioni costiere della penisola escluse quelle del settore nord orientale. Nell'Arcipelago Toscano è molto diffusa all'Elba, Pianosa e Montecristo, ma anche al Giglio e a Capraia. Recentemente a Capraia è stato attivato un progetto per la sua eradicazione.
Descrizione
Si tratta di piante con portamento prostrato. I fiori sono molti vistosi, possono essere gialli, violetti o bianchi. Le foglie sono succolente e sezione triangolare. Le radici non sono molto profonde, ma le piante sono capaci di svilupparsi su ampie superfici costituendo dei tappeti monospecifici.
Ecologia
Si diffonde soprattutto per via vegetativa e per mezzi di semi, dispersi da piccoli mammiferi. Le caratteristiche morfologiche (portamento prostrato e succolenza) e fisiologiche (particolari adattamenti dell’attività fotosintetica) permettono a queste piante di sopportare molto bene la forte aridità e le alte temperature. È in grado di crescere nei siti con suolo molto scarso, come le coste rocciose e le spiagge sabbiose.
Problematiche connesse con la sua presenza
Compete con le altre specie sia a livello epigeo per lo spazio (costituendo mantelli estesi e compatti), sia a livello radicale per acqua e nutrienti (modificando le caratteristiche del suolo). L'espansione di queste piante è una grave minaccia soprattutto sulle isole, uno dei sistemi più vulnerabili, e sulle coste rocciose siti di conservazione di importanti endemismi, ad esempio il genere Limonium.
Misure di contenimento
In Toscana è vietato l'uso per il rinverdimento di opere pubbliche e il consolidamento di dune e scarpate. Le azioni dirette comprendono l'eradicazione dei popolamenti, soprattutto mediante operazioni manuali da compiere in primavera prima che la pianta fiorisca e produca semi.
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